Non fate caciara

Ultime battute sulla riforma

Il presidente del Senato Grasso, nel corso delle votazioni sulla riforma costituzionale proposta dal Governo, ha scelto di dare una bella mano alla maggioranza facendo venire meno l’imparzialità del ruolo che gli dovrebbe essere proprio. Sono le ultime ore del Senato della Repubblica italiana, non possiamo stupirci più di nulla. Lo stesso presidente Grasso si era molto esposto con le sue precedenti dichiarazioni che sono un degno suggello al processo che si sta compiendo. È lui ad aver detto che non sarebbe stato il boia della Costituzione, che vuole dire che si stava consumando un delitto. Solo che poi ha raccomandato di non fare caciara, per cui, se togliamo la vita a qualcosa, facciamolo in silenzio. Tanto basta per comprendere perfettamente cosa sia accaduto della vita delle istituzioni del Paese. L’epilogo è già scritto perché gli stessi termini delle obiezioni alla riforma di Renzi erano completamente sbagliati nelle loro stesse premesse. Non c’è nessuna minaccia alla democrazia nell’abolizione del bicameralismo. Se ne è convinta rapidamente la minoranza del Pd. Sembrava pronta a prendere il fucile e salire in montagna e invece cambiata una virgola, si è messa a dire che tutto il contenzioso fosse risolto. Ma una volta abolito il Senato nelle sue prerogative, cosa importa come vengano eletti i senatori? O la minoranza del Pd difendeva i principi del bicameralismo, o era meglio che si suicidasse all’istante, cosa che invece ha fatto in un secondo momento, aggiungendo il ridicolo al suicidio. Non parliamo di Forza Italia e della Lega. Forza Italia aveva accettato l’impianto di Renzi di buona voglia, tanto che Verdini ed i suoi non capiscono perché poi non dovrebbero più votarlo. La Lega è l’ideatrice con il senato federale di quello che Renzi sta per ultimare. Ne abbiamo discusso tempo addietro con il senatore Calderoli, se si istituisce il senato federale, non solo si rompe il percorso bicamerale della forma repubblicana, ma si rischia di instaurarne uno conflittuale fra Stato centrale e Regioni. Calderoli giurava e rigiurava che mai sarebbe accaduto. Se aveva ragione, perché opporsi alla riforma di Renzi che è la stessa voluta dalla Lega? Non c’è niente di male ad avere un sistema legislativo impiantato su una sola Camera dei rappresentanti, basta essere solo convinti di quali sono i motivi veri per cui si compie una scelta del genere, rispetto ad un sistema che di Camere ne presume due. E poi, bisognerebbe essere coerenti con le scelte fatte. Due cose semplici di cui ci possiamo scordare.

Roma, 1 ottobre 2015